Formazione per farmacisti: come cambiare l’esperienza d’acquisto in farmacia

Oggi, anche a causa degli schermi protettivi installati a causa del Covid-19 e dei nuovi sistemi d’arredo per farmacie, c’è una relazione sempre più lontana e fredda, tra farmacista e paziente.

Negli ultimi due anni, la relazione al banco della farmacia è diventata più veloce del 57%. La stessa permanenza in farmacia, a livello di tempo, è scesa del 68%. Con questi presupposti, come possiamo creare una vera relazione?

Il bisogno del paziente, oggi, è avere risposte. 

Le strutture pubbliche, i medici di famiglia e in parte perfino le strutture ospedaliere, tutti in emergenza, sono stati per lungo tempo quasi inaccessibili, dall’inizio della pandemia in poi.

Ad oggi, i medici condotti, così come le altre strutture, non hanno ripreso a pieno le loro attività.

La ricetta elettronica indirizza il paziente direttamente in farmacia, senza la necessità di una visita. Questo sia per i pazienti cronici sia, purtroppo, per le necessità di primo livello.

Però, nel periodo di lockdown le farmacie sono rimaste aperte. Questo ha generato una “nuova fidelizzazione” e un aumento della fiducia del cittadino nei confronti del farmacista anche se, in quel momento, le interazioni erano fortemente limitate.

Il ruolo chiave della formazione per farmacisti 

Attualmente, il farmacista si limita ad essere un dispensatore, più che un professionista in grado di fornire aiuti o consigli. 

Questo, perché il farmacista deve formarsi. In primis, per avere competenze importanti, in alcuni casi necessarie in base anche alle normative di legge, relative alla dispensazione dei servizi che oggi il SSN non riesce ad evadere in tempi ragionevoli e/o accettabili da parte del paziente.

Avere un interlocutore preparato sulla patologia, sui prodotti, sui protocolli è quello che il paziente cerca. Oltre questo, è importante che si senta accolto in un ambiente sano, che possa farlo sentire a proprio agio. Questo, da un punto di vista psicologico, lo aiuta sicuramente a superare l’ansia percepita in periodo Covid, generando una relazione più aperta e spontanea.

Farmacista o medico?

Il consiglio del farmacista, oggi, è quello che prima arrivava dal medico. Nessun intento di prevaricare, né di invadere il territorio altrui, ma è questa la situazione che si è venuta a creare dopo un periodo di intensi cambiamenti sociali.

Anche per tale ragione, è essenziale procedere a un’adeguata formazione del personale della farmacia, sotto molteplici punti di vista.

Quale formazione per i farmacisti? La proposta Ekofarma

Ekofarma, che si occupa dell’azienda farmacia in ogni dettaglio, offre un corso di formazione per accogliere al meglio i propri pazienti. 

La formula vincente? Porre al centro la PERSONA e non il prodotto.

Se abbiamo la sensazione che qualcuno si stia prendendo cura di noi, la nostra attenzione e considerazione aumentano. 

Lo scrittore e speaker americano Zig Ziglar diceva: “Smetti di vendere e inizia ad aiutare”.

Quando il paziente non ha la sensazione di essere trattato da consumatore, abbassa le barriere e si apre a una relazione basata sulla fiducia.

Durante il corso, insegniamo a “leggere” le persone, a fare le giuste domande, che ti permettano di ricevere tutte le informazioni possibili, con l’obiettivo di suggerire, da vero professionista, solo e semplicemente le soluzioni migliori per i tuoi pazienti.

Il prossimo percorso formativo inizierà a Settembre 2023, ma nel frattempo iscriviti alla nostra Newsletter per ricevere pillole formative gratuite!